C’è il biscotto ideale per essere inzuppato nel caffelatte, e quello che si desidera in un altro momento della giornata. Dopo cena per esempio, con un calice in mano.
Fra i moltissimi abbinamenti di biscotti e vino, mi vengono in mente due classici, i baci di dama e i mostaccioli, e diversi vini. Ti racconto quali sono e i bicchieri giusti per servirli.

Baci di dama, che Vino abbinare

Il vero bacio romantico secondo me nasce quando il nostro palato, dopo aver gustato il biscotto, degusta il vino. In questo caso è un vino avvolgente, speziato, di struttura e con una bella acidità, che amplifica al palato sentori meravigliosi, aggiungendo note di chiodi di garofano, agrumi, cannella, pepe. Tutte sensazioni date da un Sangiovese chinato della Fattoria Poggio Gagliardo.
Consiglio di versarlo in un calice borgogna ampio, perché adoro l’amplificazione del bouquet di un grande vino da meditazione.
 
Ci spostiamo in Francia. Non con le solite denominazioni, mi viene in mente la Borgogna con un bel Cremant de Bourgogne di Laurent Cognard, prodotto da uve Pinot Nero, perché ha un gusto più d’impatto già dal profumo, intenso e raffinato. Il gusto leggermente amarognolo del vino crea una liaison con la dolcezza del cioccolato, e la bollicina delicata serve a creare l’equilibrio finale nel palato.
Da servire in una coppa Moscato, stile coppa Martini. Ampia, per permettergli di sprigionare al meglio i suoi profumi.
 
E ancora, magari davanti a un camino acceso, un bel calice di Porto Quinta do Noval Vintage, prodotto con Touriga Nacional considerata tra le migliori uve del Portogallo, dal gusto dolce fruttato: un vino dolce rosso richiama sempre il cioccolato.
Da servire in un calice universale, perfetto perché i profumi e il gusto entrano in equilibrio nello stesso momento.

Abbinamenti Vino e Baci di Dama | Sommelier Gianni Sinesi | Style of Food #08 Biscotti | ©foto pasticceria Roberto Rinaldini

Mostaccioli e Vino, cosa bere

Ho conosciuto i mostaccioli in Abruzzo. Friabili e deliziosi, a forma di rombo e ricoperti di glassa al cioccolato, miele e mosto cotto, dal gusto avvolgente elegante e instancabile, dolce, acidulo e amaricante. Quale vino abbinare?
 
Una Ratafià abruzzese come quella di Praesidium. È un liquore prodotto da un’infusione di materie prime, amarene e vino Montepulciano d’Abruzzo, strepitoso da accompagnare con i mostaccioli. Perché questo abbinamento? Perché penso che nonostante l’evoluzione e la ricerca, in alcune situazioni la tradizione rimane sempre la miglior soluzione. Provare per credere.
Da servire in un ballon ampio e panciuto, stile tulipano, perfetto per un liquore come la Ratafià.
 
Un Pineau de Charentes rouge Chateau Montifaud, vino prodotto con mosto d’uva e aggiunta di cognac. I vitigni utilizzati in questo caso sono Merlot e Cabernet Sauvignon. La sua alcolicità, avvolgenza e setosità creano al palato un equilibrio straordinario.
L’abbinamento che nasce tra i mostaccioli e il Pineau des Charentes, è per me sinonimo di eleganza e raffinatezza, un po’ come quando da piccoli si mangiavano le fragole con limone, zucchero e maraschino. Al palato si crea un’emozione che ti fa chiudere gli occhi e immaginare di volare.
Per quanto riguarda il calice, rimarrei su un calice da Cognac e con il vino servito freddo.

Gianni Sinesi | © foto Andrea Straccini

CHI È GIANNI SINESI

Sommelier, amante della musica e del mare, due elementi fondamentali per la sua vita. Ambizioso e sempre curioso per quanto riguarda la crescita professionale e di vita.
Creatore del progetto  “Impressioni di Gianni Sinesi”, una sfida con se stesso dando una forma diversa alla figura del Sommelier attraverso la sua esperienza e degustazione nel mondo del vino.

portrait Gianni Sinesi ©foto Andrea Straccini

Baci di Dama ©foto pasticceria Roberto Rinaldini – Trovi qui la ricetta dei Baci di Dama

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