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Degli enormi lumaconi fucsia hanno invaso Piazza della Scala a Milano! Mars Attack?

Scherzi a parte la notizia c’è davvero: chi non ha ancora compiuto 26 anni (beati voi!) è doppiamente fortunato perché può cogliere al volo una fantastica occasione:  per due settimane, dal 22 febbraio al 7 marzo, potrà sedersi alle migliori tavole italiane e degustare un menù nice price (è quasi sempre incluso il vino scelto dal locale, però controllate perché qualcuno lo calcola a parte).

L’iniziativa, che si chiama Settimane del Gusto, parte da Slow Food (e le chiocciole XXL di Cracking Art Group sono in perfetta sintonia… non vi dico la fatica per fotografarle da sole, c’era la fila per abbracciarle e farsi fotografare dagli amici accarezzando un’antenna…) che ha coinvolto i migliori ristoranti proprio perché li considera luoghi di educazione, e consapevole che un’esperienza di questo tipo lascia una traccia indelebile.

Marco Bolasco con Andrea Berton (sopra) e con Alberto Santini (sotto)

E’ quanto successe a suo tempo (la prima Settimana del Gusto data 1993) a Roberto Burdese, Presidente Slow Food Italia e a Marco Bolasco, Direttore di Slow Food Editore che proprio da una cena analoga capirono quale percorso lavorativo volevano seguire. E ieri erano al Caffè Trussardi (ed ecco perché Piazza della Scala…) a raccontarci le Settimane del Gusto. L’intento è spingere i giovani a provare, assaggiare e conoscere senza pregiudizi. Con “l’invito a non aver timore dell’alta gastronomia,  scambiare idee con i ristoratori e raccontarcele poi via web attraverso il sito, twitter e facebook caricando anche foto e video, invito che facciamo anche ai ristoratori” ha detto Anna Ruini, studentessa dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Se vi chiedete come mai Anna fosse fra i relatori, è proprio perché gli studenti di Pollenzo e di Colorno hanno partecipato attivamente al progetto, pensando alle modalità delle nuove Settimane del Gusto (dopo il 1997, chissà perché, questa iniziativa era “svanita”).

Cartella Stampa - Settimane del Gusto

Immagino siate curiosi di sapere quali siano i menù e i prezzi delle Settimane del Gusto. Vi faccio qualche esempio:

Andrea Berton, chef del ristorante Trussardi alla Scala (due stelle Michelin) desidera che i ragazzi si sentano liberi di abbracciare la sua cucina a 360°, in quest’ottica non ha composto un menù ma li lascia liberi di scegliere dalla carta, facendo poi una riduzione del prezzo al 50%. Per darvi un’idea, fra i suoi piatti più rappresentativi ci sono gli “Spaghetti chitarra, alici marinate, alghe e pesto alle cime di rapa” (€ 15), la “Triglia alle erbe, maionese di pomodoro e cuore di sedano verde alla plancia” (20 €)  e il “Tiramisù cremoso nel bicchiere” (10 €), i prezzi fra parentesi sono quelli speciali dell’iniziativa, a parte verrà proposta una scelta di vini sempre ridotti della metà.

– A Il Luogo di Aimo e Nadia (due stelle Michelin) dal lunedì al venerdì è a disposizione un tavolo per due (che può essere trasformato in tavolo da quattro togliendo la disponibilità di un tavolo da 2 a un pranzo o a una sera successiva). Appetizer e frinadises a parte, la proposta prevede 5 portate (ci sono anche guance e trippette di baccalà… !!!) abbinate a 3 vini diversi, raccontati dal sommelier Federico Graziani che vi spiegherà la scelta degli abbinamenti. Entrerete anche in cucina a conoscere gli chef e potrete scambiare le vostre impressioni su quanto avete assaggiato.  Il prezzo è veramente speciale: 70 euro (praticamente un regalo di Natale “tardivo”) quindi non aggiungo altro…

– A Marco Sacco, chef del Piccolo Lago (due stelle Michelin), l’iniziativa è piaciuta talmente tanto che ha già rilanciato di dedicare un giorno alla settimana (e propone il mercoledì) ai menù speciali per gli under 26 (Grande!). Le sue settimane del gusto sono differite (e non è il solo, controllate locale per locale) e cioè dal 6 al 20 marzo perché il locale riapre a fine febbraio. Il suo menù da 60 € può sembrare quasi light per i nomi poco elaborati, ma… Iniziamo dal pane: in tavola arriva una scelta di pani freschissimi preparati nella cucina del ristorante (solitamente focaccia con cipolla, pane al rosmarino, pane bianco, pane con pomodori secchi, crackers con semi di papavero, crackers  ai semi di sesamo bianco, grissini all’olio) serviti con burro delle Valli ossolane appoggiato su una pietra. Il “Carosello di piccoli antipasti” comprende 5 antipasti tipici a base di carne, la “Carbonara au koque” è una sorpresa molto divertenete ma non posso svelarvela, dietro a “Pane, patata, uovo, formaggio” si nasconde una fonduta con annessi e connessi, e “I sapori del dolce” sono 8 assaggi di dessert… (quanto vi invidio, under 26!)

Massimiliano Alajmo chef de Le Calandre (tre stelle Michelin) che ha appena rinnovato completamente il locale: tutti i giorni a pranzo il menù “Estrazione dei Grandi Classici” (4 portate a 100 €, vini e bevande inclusi), cioè una scelta dei piatti storici del locale, fra cui un piatto da degustare a mano servito sulla corteccia (la “Battuta di carne piemontese al pepe verde”).

Sul sito delle Settimane del Gusto trovate tutti i locali che aderiscono all’iniziativa, quando prenotate specificate che avete meno di 26 anni, mi raccomando non fate i furbi e portatevi dietro un documento!

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