Questa ricetta delle tigelle è fra quelle che Massimo Bottura ha preparato quando Giando ed io siamo andati a casa sua per il servizio di cucina che abbiamo realizzato per Grazia. Per motivi di spazio non è stata pubblicata sulla rivista, ma queste tigelle erano talmente buone che non avrei potuto privarvene!

© Massimo Bottura prepara le tigelle e ne dedica un piatto a Paolo Marchi

Tigelle di Massimo Bottura

Per 6-8 persone

1 kg di farina
sale
50 g di lievito di birra
2 cucchiaini di zucchero
2,5 dl di latte

1.    Versate la farina a fontana sul piano di lavoro, distribuite 4 cucchiaini di sale sulla parte più esterna in modo che non venga subito a contatto col lievito. Sbriciolate al centro il lievito di birra, aggiungete lo zucchero e versate poco alla volta il latte tiepido mescolato con altrettanta acqua tiepida.
2.    Impastate il tutto per qualche minuto, formate una palla e lasciatela lievitare in una ciotola per tre ore coperta da un canovaccio.
3.    Riprendete quindi l’impasto, stendetelo e ricavatevi dei tondi di circa 6 cm, lasciateli lievitare coperti per un’altra mezz’ora e cuoceteli in una tigelliera.
4.    Servite le tigelle caldissime con prosciutto crudo, salame nostrano e mostarda di mele campanine.

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©Foto mie

per chi vuole approfondire:
Osteria Francescana di Massimo Bottura

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2 pensieri riguardo “Tigelle di Massimo Bottura

  1. IL mio commento su Bottura ? emozionante nella sua cucina ed emozionante come uomo ,Massimo e’ un grande chef ma a differenza di molti un grande uomo ,la sua semplicita’ traspare in tutte le sue forme ,un uomo ancora capace di emozionarsi …. l’intervista a Parigi come migliore chef del mondo …lascia trapelare una gioia infinita ,ma anche una emozione infinita e da una persona cosi’ c’e’ da spettarsi grandi cose !!! Se poi vogliono parlare di emozioni devo dire che nell’edizione n.1 di pasta trend ,quando in molti sono venuti a complimentarsi con il team di Miss Tagliatella ,quando la mano di Bottura ha strinto la mia …. credevo di svenire ed i suoi complimenti li porto ancora nel cuore ,grazie maestro grazie della sua generosita ‘…

  2. eh sì… anche al telefono massimo ti prende per mano e ti porta a fluttuare nelle sue emozioni, che crescono insieme al racconto, si fermano, ripartono, prendono altre strade… proprio un viaggio affascinante!

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