“Interim Measure”, misura temporanea, si chiama così l’ultima installazione dell’artista trentina Anna Scalfi Eghenter. È stata visibile – e vivibile – per pochi giorni, facendo parlare molto di sé.

Anna ha reso accessibile il “Sociale”, il piccolo teatro bicentenario nel centro storico di Trento chiuso da mesi per le normative di emergenza sanitaria, trasformandolo in un vero supermercato nel rispetto del dpcm dello scorso 22 aprile.
E portando a riflettere fra la riconosciuta necessità di alimentarsi e la fame di cultura non considerata vitale: il cibo diventa opera esposta e lo spettacolo live, creato dai visitatori.

Una scenografia di prodotti alimentari, con le decorazioni dei palchi riprese sulle scaffalature, convive con il palcoscenico buio e inaccessibile, le poltrone accatastate nella penombra, l’accesso ai palchi chiuso, il guardaroba vuoto. “Contenitori” senza contenuto che contrastano coi ripiani colmi di flaconi colorati, il cibo “vivo” e freschissimo, il profumo del pane fresco capace di inondare la sala ogni mattina. E una piacevole sensazione di freschezza proveniente dalle griglie tonde del ricambio d’aria presenti sul pavimento a cui in platea, con le poltrone al loro posto, non si fa caso.

 

Interim Measure. l'installazione dell'artista Anna Scalfi Eghenter nel Teatro Sociale di Trento | ©foto Sandra Longinotti
“Per quanto ho visto” racconta Anna Scalfi Eghenter “il gesto di fare la spesa non prevarica mai quello di entrare in teatro. Poter fare realmente la spesa nella bellezza di questo teatro è quasi una scoperta incredula.”

Il supermercato diventa così la chiave d’accesso al teatro, anche per chi non lo frequenta abitualmente, riuscendo ad avvicinare chiunque a uno spazio reso improvvisamente familiare.
La mostra è finita, a Trento. [to be continued]

 

 

©foto e video Sandra Longinotti