Ci sono oggetti che si portano a tavola con una funzione precisa di utilità, altri come il piattino del pane la abbelliscono ma non sono necessari come un bicchiere. E a volte mettono alla prova il bon ton.
Negli anni ’70 mio padre portó a casa una grossa mattonella esagonale in cemento a disegno colorato – di quelle che si usavano per la pavimentazione prima che si imponesse la ceramica – e la mise in tavola come sottopentola. Eravamo al mare e seppur strana, in quell’apparecchiatura rustica poteva anche starci.
Mia mamma e noi bambini rimanemmo comunque alquanto stupiti della cosa ma aveva ragione lui, funzionava benissimo. Senza saperlo la sua idea era avanti di quarant’anni.
Un paio d’anni fa, nella mise en place del Miceli, un piacevole ristorante di Maiorca, ho ritrovato le mattonelle in tavola. Il piattino del pane era sostituito da una piccola piastrella in cotto smaltato diversa per ogni ospite, un’idea semplice e davvero carina. E utile: se chi è seduto alla tua sinistra ti ruba il pane, puoi educarlo subito con un’amichevole, lieve “mattonellata”! :D