Oggi una conferenza stampa in cantiere per scoprire come sarà il Mercato Centrale di Milano, che mi ha ricordato quella di tanti anni fa in Cascina Cuccagna, ma anche la ricerca di dove fosse lo Speakeasy del Dry: nell’immensità della Stazione Centrale se l’ufficio stampa non ci avesse forniti di indicazioni modello caccia al tesoro (lato Gallia, in fondo alla fila dei taxi, dopo l’edicola che vende i biglietti per Malpensa…) e pure la foto dell’entrata evidenziata in giallo, giuro che non sarebbe stato semplice trovare l’ingresso!

Cos’è il Mercato Centrale? Una bella idea ormai consolidata, un luogo che concentra buon food in spazi inutilizzati, diventando (anche) progetto di riqualificazione urbana. Il primo è nato 5 anni fa a Firenze nello storico mercato coperto di San Lorenzo abbandonato da tempo, due anni dopo è stata la volta di Roma nell’ex dopolavoro ferroviario della Stazione Termini, fra qualche settimana (precisamente il 13 aprile) verrà inaugurato quello di Torino a Porta Palazzo, e prima di Natale sarà la volta di Milano, in un grande spazio finora “dormiente” della Stazione Centrale, lato via Sammartini.

 

Mercato Centrale di Milano, la conferenza in cantiere | ©foto Sandra Longinotti

 

Adesso è un cantiere che ha il fascino dei muri scrostati e dei mattoni riportati a vista (che speriamo rimarranno tali),  per un totale di 4.400 mq distribuiti su due piani, più un déhor sul marciapiede lungo tutto il fronte (150 metri) dell’area occupata dal mercato. Ospiterà oltre 20  artigiani del gusto, e non solo: “cibo e cultura sono il futuro, al mercato Centrale saranno pubblici” ha detto Umberto Montano presidente di Mercato Centrale “la moda? certamente”.

 

Umberto Montano, Pres. de Il Mercato Centrale, nel cantiere di Milano durante la conferenza | ©foto Sandra Longinotti

 

In attesa dell’apertura milanese, perché non fare un salto a Torino?

Il Mercato Centrale apre il 13 aprile: 4.500 mq su tre livelli, al piano terra 25 botteghe, al primo piano una scuola di cucina e un lounge bar vicini alle attività di abbigliamento, e al secondo piano un open space che ospiterà eventi culturali. Da non perdere la visita alle antiche ghiacciaie del ‘700 sotterranee, recuperate come parte del progetto.

 

©foto mie