C’è chi è abituato da anni a ordinare cibo fresco da chi lo produce in altri luoghi e attenderlo a casa, ma molti l’hanno scoperto durante il lockdown.
Durante quei due mesi, sotto una mole improvvisa di richieste di consegne a domicilio la logistica è impazzita, ed è successo di tutto.
Anche cose buffe dell’immaginario, come aspettarsi in consegna a Milano la focaccia appena sfornata a Genova.
“Non era calda” si è sentito reclamare da un cliente il proprietario di un e-shop che spedisce a domicilio specialità genovesi. Che naturalmente fuori Genova arrivano la mattina seguente alla produzione.

Una delle cose più difficili è saper affrontare un reclamo. Ecco come il proprietario di un e-shop è riuscito a trasformarlo in un sorriso. Condividi il Tweet

Da qui il suo sense of humor ha fatto ribattezzare la consegna della focaccia nelle altre città “Mêgio che nìnte” (per chi non è di Zena, tradotto significa “Meglio che niente”) anche se la focaccia in questione con una scaldata in forno “torna come nuova”, e col caffè al mattino IMO è una delle migliori colazioni che si possano fare.
Ma la cosa interessante è un’altra: la capacità di saper prevenire un reclamo, per quanto assurdo ma che ingloba un piccolo vulnus (di fatto la focaccia non è di giornata, anche se è ben confezionata e resiste benissimo al viaggio), prendendo spunto da quello già ricevuto trasformandolo in una storiella che faccia sorridere i futuri clienti, è tutt’altro che semplice ma è una delle armi vincenti online.