Filippo La Mantia – piazza Risorgimento angolo Via Poerio, Milano – tel +39 02 70005309
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Nel fermento pre-Expo che sta dando vita a tanti nuovi ristoranti e ristorantini milanesi e ha creato smottamenti nell’alta ristorazione, ci sono anche le aperture attese da tempo, come quella di Filippo La Mantia che da Roma si è trasferito a Milano, scegliendo come location l’ex Gold di Dolce &Gabbana.
Ieri sera eravamo lì in tanti per la presentazione di un noto brand del cioccolato e l’allestimento era così presente da confondere l’essenza del locale, proprio per questo non è stato possibile fare foto significative del ristorante. Qualche scatto l’ho fatto lo stesso, ma ho fatto giuramento all’ufficio stampa di non pubblicarle subito e vi anticipo che ci sarà un secondo post dopo l’apertura (per questo ho scritto Ristorante vol. I), magari ci tornerò a colazione… tanto per testare le sfogliatelle, potete capire…
Ma intanto Filippo La Mantia, che ho intercettato a metà serata mentre usciva dalla cucina, mi ha raccontato cosa farà e si potrà fare nel suo nuovo ristorante [siciliano, ovviu!].
Filippo, apri?
Ma apro non lo so, è aperto da sempre questo posto perché anche quando era un cantiere veniva un sacco di gente a trovarmi, a mangiare qua “uno spaghetto e cose”. Il locale è finito, mancano piccoli dettagli perché è uno spazio complesso, grande, quindi ha bisogno di tante attenzioni, però ogni sera viene a cena un sacco di gente e io gli propongo quello che ho in cucina. Stasera è il primo evento, domani sera ne ho un altro e da lunedì apro.
Orari?
Apro alle 7:30 e chiudo alle 1:30, tutti i giorni.
Quanti coperti ci sono?
Diciamo che il ristorante alla carta al primo piano ha 80 coperti, però ci sono grandi ambienti, grandi spazi dove posso aggiungere 200 coperti. Però questo non è un ristorante, è uno spazio dove c’è libertà di movimento.
Il piano terra com’è concepito?
C’è una grande lounge, c’è il bar diurno, notturno, c’è una zona shop, una zona musica, meditazione, rilassamento, lavoro… puoi fare quello che vuoi.
Ma davvero?
Certo, ho aperto un grande spazio per permettere alla gente di fare quello che vuole, qua non ci sono limiti né confini, non c’è una zona dove fai una cosa e là ne fai un’altra, il cliente decide di stare dove vuole e fare quello che vuole, ovviamente nel lecito, quello è scontato.
Cosa si mangia sopra e cosa al piano terra.
Diciamo che il cliente può mangiare qualsiasi cosa dappertutto, però giù c’è un menu per il lunch, quindi è più facile, immediato, divertente e probabilmente più veloce. Sopra c’è la carta coi miei piatti tipici che in questi anni mi hanno dato un sacco di soddisfazione e quindi li tengo a vita, tutto qua.
Cosa cucinerai?
100% Sicilia come sempre, non ho cambiato assolutamente filosofia, anzi qua è ancora più esagerata.
Ma se arrivo alle cinque del pomeriggio…
Mangi quello che vuoi, chi ha fame deve essere accontentato, non ci sono orari. E dovunque: tu decidi, dici “voglio la carta del ristorante” ed ecco qua, noi ci siamo sempre. Puoi venire alle otto di mattina e salire al piano di sopra come alle otto di sera e stare al piano terra, sono fatti tuoi.
La zona meditazione cosa significa?
Significa che siccome abbiamo bisogno di relax perché siamo tutti stressati, ho delle zone che reputo un po’ più soft come una nuvola, che è il piano di sopra dove all’inizio c’è una zona molto lounge, molto tranquilla dove puoi anche meditare, perché no.
Ma se io volessi mangiare un piatto lì…
T’ho detto che puoi mangiare dove vuoi, anche in bagno. Vuoi mangiare in bagno? Non c’è problema.
Stupendo! Filippo non lo sa che ho un debole per i bagni, quasi quasi…
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