Ecco le uova di Pasqua che mi sono piaciute durante i miei ultimi giri a Identità Golose, Taste e Torino. Più una colomba.
La colomba in questo caso nasce a Taormina.
La ricetta è di Roberto Toro, executive chef del Belmond Grand Hotel Timeo, che ha creato un abbinamento equilibrato fra noci pecan, cioccolato bianco al frutto della passione e pepe di Sichuan. E’ a lievitazione naturale (e quindi secca in 15 giorni, per fortuna), glassata con una crema di liquore alla mandorla e cosparsa con granella di zucchero e una dose aggiuntiva di gherigli.
La vende Giardini d’Amore che (oltre a quello utilizzato per la glassa) produce liquori artigianali deliziosi, con materie prime siciliane (spezie escluse, ça va sans dire).
Gardini, che riesce a realizzare su misura anche uova da 10 kg per sorprese extralarge, quest’anno propone delle piccole bombe di sapore: ovetti di Pasqua fatti essenzialmente di burro di cacao più caramello o frutta disidratata (fragola o passion fruit) e poco zucchero, senza aromi e conservanti. Il gusto è intenso, e l’idea è di usarle come segnaposto per il pranzo di Pasqua.
L’uovo di Autore è di cioccolato bianco e pistacchio con cristalli di sale marino della Salina di Paceco (TP), ha una morbidezza e cremosità date da un apporto di burro di cacao importante, pesa 150 gr ed è senza sorpresa. Le altre uova che fanno parte di questa linea: il nocciolato, il fondente decorato e i tre monorigine Madagascar, Venezuela e Africa.
Fra le sue uova di Pasqua, quest’anno Gobino propone la riedizione di n’Uovo decorato con pennellate di colore. A me la sua forma slanciata piace sempre tanto. Il cioccolato è top naturalmente, un blend al 63% di Venezuela ed Ecuador, per 300 gr.
La Molina confeziona una linea di uova di Pasqua in queste scatole di legno che trovo deliziose, e si possono riutilizzare come contenitori. Ogni anno cambia la stampa sul coperchio e quest’anno l’uovo contiene una sorpresa in più. Solo dopo averlo spaccato scopri che è nel guscio: può essere a triplo strato (uno di gianduia al latte fra due di fondente; oppure uno di fondente, uno di gianduia al latte e il terzo di nocciole Piemonte IGP) o ricoperto internamente di dragées al latte o di scorze d’arancia candite.
Mi sono innamorata del cioccolato crudo e ho pure una scusante, perché quanto è vero che (senza esagerare) il cioccolatofa bene, questo di più. Semplificando è una bomba di antiossidanti, e che sapore! L’Uovo di Pasqua al cioccolato crudo bio di Grezzo Raw Chocolate si può scegliere in tre diverse percentuali di cacao, dal 60 all’80%, dolcificato con zucchero di cocco che scricchiola finemente sotto ai denti e ricorda il cioccolato modicano, ma è molto diverso. C’è anche la versione senza zucchero e/o con granella di nocciole.
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