Peschiole al tartufo

Peschiole al tartufo di Savini Tartufi | ©foto Sandra Longinotti

Sembrano grosse olive. E invece sono peschiole, che crescendo sarebbero diventate pesche.

Ma sono state staccate piccolissime per alleggerire i rami e non affaticare le piante troppo cariche di frutti, una consueta operazione di diradamento. L’inconsueto è che a qualcuno sia venuto in mente che buttare quei piccoli frutti fosse uno spreco e abbia pensato di metterli sott’olio di oliva. Con i tartufi!

Savini Tartufi ha trasformato le piccole pesche nane calabresi raccolte acerbe durante quell’operazione e le ha messe sott’olio di oliva. Ha aggiunto delle fettine di tartufo nero, aceto e un pizzico di zucchero, ed eccole qui: delicate, profumatissime, croccanti Peschiole al tartufo nero estivo in agrodolce.

E senza nocciolo! Scusate ma la cosa è particolarmente chic, niente nocciolo “da scartare”, diciamo così.  Si mangia tutto, meglio con l’aperitivo. E se proprio volete metterle a bagno nel Martini [a me piaceva l’evocazione] come suggerisce Cristiano Savini “prima asciugatele” per eliminare il velo d’olio in superficie.

Peschiole al tartufo di Savini Tartufi | ©foto Sandra Longinottiper chi vuole approfondire:

Savini Tartufi

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