The Cube by Electrolux

The Cube appollaiato sulla Galleria Vittorio Emanuele a Milano (foto Electrolux)

La settimana prima di Natale è stato inaugurato The Cube, un’avveniristica struttura itinerante che come un’astronave si posa da un tetto all’altro di alcune grandi città europee. Era a Bruxelles, adesso è in cima alla Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.

© The Cube a Milano

Da lassù la vista è veramente splendida. Sembra di toccare le guglie del Duomo con un dito, e all’imbrunire si crea un bellissimo gioco di luminosità fra i colori dell’orizzonte e le luci del centro che iniziano ad accendersi in attesa del buio.

Un loft in vetro e metallo che contiene una cucina a vista dove alcuni chef stellati che fanno parte dei JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe) si susseguiranno ai fornelli fino ad aprile. E qui sta il punto: gli elettrodomestici della cucina sono tutti firmati Electrolux, l’azienda che ha avuto questa bella idea per autopromuoversi. Quello che le sta a cuore è presentare al pubblico i suoi elettrodomestici tecnologicamente più avanzati che possono far parte di una cucina di casa. Gli chef sono lì per quello: durante pranzi e cene l’interazione con gli ospiti (che non possono essere più di 18) è libera, chiunque può chiedere consigli e dissipare i propri dubbi culinari. L’unico (grosso) neo è il costo: dai 200 ai 270 euro a persona a seconda di chi è “alla regia”.

Lo so, anch’io ho avuto un piccolo mancamento alla notizia, certo la location è unica, gli chef sono tutti interessanti, chissà poi i costi di realizzazione e di spostamento del non-cubo di cristallo (sì, perché a dispetto del nome l’unico cubo che vedrete è quello del logo serigrafato sulle vetrate), però mi sarei aspettata che potesse essere un po’ più accessibile a quel pubblico da raggiungere, magari anche solo per un caffè o un aperitivo…

© The Cube a Milano, gli chef Christian e Manuel Costardi e la terrazza

Diciamo che, anche se la finalità naturalmente è una bella operazione di marketing, l’architetto Filippo Pagliani dello Studio Park Associati a cui è stato affidato il progetto è stato d’aiuto per capire meglio l’investimento fatto da Electrolux “5 persone del nostro studio hanno lavorato per circa un anno alla messa a punto del progetto di design costruttivo, poi The Cube è stato montato prima in Svizzera nel laboratorio della Nussli, l’azienda che l’ha costruito, specializzata in architetture temporanee. Con loro è iniziato tutto un processo di ingegnerizzazione peché questa è una macchina molto complessa.”

“Idealmente il progetto partiva con l’idea molto forte legata anche a una produzione energetica, abbiamo valutato l’utilizzo di pale eoliche e di generatori all’idrogeno, poi ci siamo accorti che le dimensioni di questo oggetto e l’assorbimento degli elettrodomestici non consentivano l’uso di energie alternative, così abbiamo preferito lavorare più su un discorso legato ai materiali” ci ha spiegato ancora l’architetto Pagliani per sottolineare che alla conclusione del tour The Cube non inquinerà troppo “la scatola è altamente riciclabile, il pavimento è un ricomposto di legni, il resto è tutto alluminio a parte il tavolo in corion che non si può considerare ecosostenibile al 100%”. Beh, ma quello troverà sicuramente molti aspiranti all’adozione visto che scende dal soffitto già apparecchiato!

© The Cube a Milano, l'architetto Filippo Pagliani avvita i tiranti del tavolo "aereo"

Se volete fare questa esperienza avete tempo fino al 26 aprile, poi The Cube partirà per Londra, quindi vedrà Stoccolma e dopo probabilmente raggiungerà Mosca. Date, prenotazioni e chef, trovate tutto online sul sito Electrolux.

© The Cube a Milano, lo chef Christian Costardi e...come sono comodi i sassi della terrazza!

Foto mie (a parte la prima gentilmente fornita da Electrolux e naturalmente l’ultima che mi ha fatto Fabrizio dello Studio Attila, grazie Fabri!)

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