Conoscete la storia di ANCHE, che era il BLU e adesso è Anche Bar, Anche Ristorante, Anche Forno e domani Anche chissà?
Un prefisso che lascia spazio al futuro, un luogo che non è uno ma molti, tutti diversi e in continua trasformazione.
Sarà per questo che è uno dei posti cool di Milano?
Anche Bar via Carmagnola, 5 – Milano tel. +39 331 8224002 – Orari di apertura: 7:30 – 1:30
Anche Ristorante via Carmagnola, 5 – Milano tel. +39 331 8224002- Orari di apertura: dal Lunedì al Sabato 12:00-14:30 / 19:00-23:30 Domenica Brunch 12:15-15:30
Anche Forno via Carmagnola, 5 – Milano – Orari di apertura: coming soon
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La storia è lunga. Anzi, conoscendo Matteo Stefani che l’ha iniziata, diciamo che è interminabile.
Perché Matteo è un’acqua cheta della ristorazione. Sembra calmo, e questa sua caratteristica dà un’impronta essenziale al suo locale, ma chi lo conosce sa che sotto sotto ci cova continuamente.
Aveva rilevato da poco il Blu quando mi arrivò il suo primo tweet: “passa a trovarci, per il Fuorisalone facciamo una grigliata in strada”. Carino, avevo pensato, ma poi non ce l’avevo fatta e qualche mese dopo, con un altro tweet ho prenotato per la prima volta un tavolo nel suo ristorante.
Molto carino, avevo pensato subito entrando, bella atmosfera, bello il taccuino da consultare col menu scritto a mano, le “carte dei vini” che mi facevano venire in mente i giri di briscola con mio padre, belli i tavoli in legno decapato… fra l’altro con le luci giuste per scattare, e via le prime foto su instagram.
In carta c’era la chianina del Fracassi e altre scelte di produttori che apprezzo, quindi promosso.
Col mio fidanzato siamo tornati un altro paio di volte e di lì a poco è iniziata l’inesorabile trasformazione. Via il blu dalle pareti e nuovo nome al locale che già prospettava il futuro “l’ho chiamato Anche perché vorrei declinarlo in Anche Bar, Anche Ristorante, Anche… poi vediamo, ho un’idea di aprire un forno prima o poi…” mi aveva spiegato Matteo.
E mentre si guardava intorno senza fretta per trovare lo spazio giusto per Anche Forno continuava a fare piccoli miglioramenti al locale. Fa verniciare le pareti di grigio, il menu diventa un cubo, resta la scritta luminosa Blu per dare continuità alla trasformazione senza recidere repentinamente il cordone, parte il progetto Social Media e appare la porta da officina in ferro e vetro per separare – ma solo fino a un certo punto – Anche Bar e Anche Ristorante “così chi è a tavola non viene disturbato dalla musica che nella parte bar piace un po’ più alta” e che fra l’altro per un’ora e mezza Matteo trasmette ogni pomeriggio su Radioazzurra.net, prima infilava le cuffie al bancone, adesso ha dedicato un comodo angolino ad Anche Radio.
Il menu cocktail è stampato su canovacci annodati o appesi di qua e di là, molto carini. La carta diventa un grande “inferno e paradiso” color fucsia che ci riporta tutti all’infanzia, impossibile resistere al giocarci un po’ prima di ordinare… la mise en place accoglie padelle in alluminio e piatti floreali a contrasto, che sembrano usciti dall’armadio di una vecchia cucina di campagna.
L’Anche Bar offre una scelta di una quarantina di gin particolarmente interessanti [come l’Ungava, giallo, con bacche e erbe selvatiche rare] così i gin tonic sono gettonatissimi, ma qualsiasi cocktail scegliate l’ora dell’aperitivo è molto piacevole, con salumi, pizze e focacce a lievitazione naturale, ma anche crudité in pinzimonio per chi deve evitare il glutine, e insalate di legumi. In alternativa ai cocktail, succhi di frutta e verdura da estrattore e birre alla spina [la Pilsner Urquell, una lager e due St. Benoit ambre e blanche] e in bottiglia e [come la St. Stefanus in diversi invecchiamenti].
Arrivano le vacanze di Natale e Matteo “finalmente” può ristrutturare il locale. Ce l’aveva in testa da un po’ e non poteva più aspettare. Via tutti i tavoli, che vengono sostituiti con tavoli sociali, per il bancone sceglie una tavola di frassino lunga 6 metri recuperata in una falegnameria dismessa, e sotto ai miei occhi viene assemblato qualche tavolino in un bellissimo legno di quercia del ‘700 trattato con cere e olii.
Da tutte grigie una parete diventa rossa, un’altra si svela bellissima scrostata e lasciata così, con la stratificazione delle mani di colore erose dal tempo. Le luci pendono sui tavoli, coi cavi rossi arrotolati intorno alle strutture in ferro che incorniciano i piani. I cocktail si scelgono ancora dai canovacci. Dalla carta è impossibile togliere piatti come l’impegnativa Cotoletta alla Milanese Sbagliata che adesso viene servita in una teglia di alluminio, la Pasta con polpette alla Norma, il Crostone di pane caldo stracciatella e acciughe, gli Yakitori di pollo e il Tiramisu con meringhe che dato il volume è meglio affrontare in compagnia, piatti che in parte ritrovate anche al brunch della domenica che è sempre full.
In questa evoluzione continua, il successo di Anche Bar e Anche Ristorante va di pari passo, i social sono sempre più attivi e giunge pure l’occasione che Matteo aspettava da tempo: si libera il negozio a fianco. Adesso i lavori sono già finiti, e pur essendo un buchetto Anche Forno riesce a sfornare due tipi di pane (uno di grano duro e uno ai cereali), un panino (“la rosetta, che mi piace di più della michetta perché c’è dentro la mollica”), una pizza bianca, una pizza sottile a portafoglio, la focaccia e un bigné come dolce.
Chi vuole un panino passi pure all’AncheForno, per chi vuol mangiare on the go ci sarà anche la Cotoletta da stuzzico, già tagliata a tocchetti e fritta al momento. E chissà, probabilmente anche le Polpette alla Norma di pomodoro, melanzane e formaggio. Qui è sempre tutto un work in progress, perché Matteo è un sognatore pragmatico che dice “dai problemi abbiamo tirato fuori delle grandi idee”.
Ma non è finita, Matteo ha un altro sogno “il progetto Anche Globale” mi dice “ci piacerebbe aprire dei punti all’estero, prima di tutto in Inghilterra dove abitano mia moglie e mio figlio” mentre chiacchieriamo arriva una loro chiamata sul cellulare e la risatina di suo figlio che lo riconosce su FaceTime rallegra anche noi in un attimo di intimità… sociale.
Intanto c’è una notiziona: sabato 6 giugno Anche Forno apre, ma fino a domani venerdì 5 giugno all’Anche Forno [“non è ancora aperto ma si prova” con le vetrine tappezzate di pagine di giornale stile speakeasy] potete provare tutto gratuitamente: brioche, pane, pizza, focaccia, bigné… sforna verso le 15:00, le 18:00 e le 23:00.
Che aspettate? Andate, e chiedete [Anche]: vi sarà dato ;)
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©Foto mie e di Strutturafine
per chi vuole approfondire:
AncheBar, AncheRistorante, AncheRadio, AncheForno
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