E’ facile essere attratti dalle forme e dai colori della frutta esotica, spesso appariscente, ma lasciarsi guidare solo dalla bellezza non è sempre la scelta migliore, certi frutti sono più buoni proprio quando diventano bruttini, la buccia raggrinzisce o, come quella bitorzoluta dell’avocado Hass – di cui non parlo in questo articolo perché voglio dedicargli un post a parte – diventa quasi nera.
Tanti anni fa, quando acquistai il mio primo avocado lo trovai orribile senza sapere che era immangiabile solo perché era acerbo. Molti anni dopo, e li avevo pure già assaggiati in Brasile, mi feci abbindolare da un venditore ambulante che mi rifilò a peso d’oro dei mangostani “vecchi come il cucco”… feci pure una brutta figura con mio cognato, era prima di Natale e sapendo quanto gli piacessero li avevo comprati per lui.
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Ho pensato quindi che un po’ di indicazioni su come scegliere la frutta esotica, se va sbucciata o no, che gusto ha per davvero e con quali ingredienti si abbini meglio, possano essere utili per scoprire nuovi sapori ed evitare qualche delusione.
Ho scelto 16 frutti facilmente reperibili in Italia e sintetizzato le informazioni più rilevanti in schede veloci da consultare.
Poi, per avere delle dritte da chi sa davvero scegliere perché ne ha fatto il proprio mestiere, ho chiamato Alberto Albuzza, AD di AL.MA che importa e distribuisce frutta esotica e primizie ortofrutticole (ha uno stand al Mercato Ortofrutticolo di Milano).
“Ci sono regole applicabili a tutti i tipi di frutta esotica. La cosa principale è che sia importata per via aerea e non via nave, perché la frutta che arriva via nave deve essere raccolta acerba per poter sopportare un viaggio che dura mediamente 15-20 giorni” mi ha spiegato “per esempio per importare il mango via nave devi staccarlo acerbo perché dopo 15-20 giorni di viaggio devi avere ancora il tempo per poterlo vendere e di conseguenza quando arriva qui è cemento armato. A parte i fichi, che staccati dall’albero non maturano più, la frutta continua a maturare anche dopo essere stata raccolta, ma ben altra cosa è un mango raccolto maturo oggi e spedito domani per via aerea che dopo domani arriva qui e può essere venduto. Un giorno di viaggio contro 20 permette di lasciarlo sulla pianta fino a quando è maturo e ha acquisito le tipiche caratteristiche di profumi e sapore.”
La differenza nel costo di trasporto varia a seconda dei luoghi di provenienza, il mango ad esempio per via aerea costa circa il triplo rispetto a quello spedito via nave, ma sono sempre prezzi all’interno di range accessibili, ormai la frutta spedita per via aerea si trova anche in alcuni supermercati ben forniti, ed è sempre indicato con un bollino sulla buccia. Ancora più conveniente è comprare la frutta esotica all’ingrosso (che poi significa almeno una cassetta di peso variabile a seconda del tipo di frutta) approfittando del giorno di apertura al pubblico dell’Ortomercato della propria città (a Milano ad esempio è al Sabato dalle 9:00 alle 12:00) ed eventualmente condividere l’acquisto con amici.
ALCHECHENGI
provenienza: Asia ed Europa, Colombia
com’è: una bacca racchiusa in un calice a forma di lanterna cinese di consistenza cartacea
acquista: frutti grossi giallo-arancio, sodi, con brattee color paglia
sapore: delicato, polpa morbida ricca di minuscoli semi commestibili
come si prepara: apri il calice delicatamente lasciando la bacca a vista, eventualmente staccala
abbinamenti: nelle insalate; per decorare torte e dolci al cucchiaio; in confettura o candito e ricoperto di cioccolato
ANANAS BABY
provenienza: Sudamerica, Isola di Réunion
com’è: sembra una pigna, ha buccia spessa e coriacea a scaglie color biscotto-aranciato, e un folto pennacchio di foglie appuntite
acquista: frutti dal profumo intenso, con foglie fresche
sapore: molto aromatico, dolce e acidulo
come si prepara: taglialo a metà nel senso della lunghezza lasciando attaccate le foglie, estrai la polpa, elimina gli “occhi” (quei punti coriacei che si trovano sotto la buccia) e l’anima centrale, affettala e rimettila nei due “gusci”
abbinamenti: con pollo o formaggio, con crostacei o verdure croccanti (come sedano, ravanelli e indivia); con crema pasticciera; flambé con rum e amaretti.
BANANA PLANTAIN
provenienza: America centromeridionale, Africa, Caraibi
com’è: una grossa banana con buccia spessa verde o gialla
acquista: frutti acerbi verdi o maturi gialli “tigrati”, senza grosse macchie
sapore: più delicato rispetto alla banana da tavola
come si prepara: va sempre cotta, sbuccia il frutto acerbo (metti i guanti per non annerirti le dita) e cuoci la polpa affettata, tagliata a tocchetti o tritata
abbinamenti: affettata e fritta spolverizzata di curry; grattugiata per farcire o preparare polpette; a pezzi stufata al posto delle patate nello spezzatino; a tocchetti infilata negli spiedini con carne o pesce.
CARAMBOLA
provenienza: Malesia, Thailandia
com’è: ha buccia lucida che va dal verde (frutto acerbo) al giallo (frutto maturo), affettata ha la forma di una stella, per questo è chiamata anche Star fruit
sapore: delicato, aromatico, dolce e leggermente acidulo, ricorda l’ananas e la mela
acquista: frutti sodi verdi o gialli senza macchie, in particolare vanno controllate le estremità che non devono essere scure
come si prepara: affettala (la buccia – sottilissima – si mangia) e togli i semi con le pinzette per non rovinare la polpa
abbinamenti: con caprino fresco e un filo di miele; per guarnire piatti dolci e salati; frullata per cocktails e sorbetti
GRANADILLA
provenienza: Colombia, Ecuador
com’è: rotondo con buccia liscia, spessa e gialla, la polpa è traslucida e ricca di semi commestibili
sapore: delicatissimo, aromatico e leggermente acidulo
acquista: frutti con buccia giallo chiaro, scarta quelli bruniti
come si prepara: taglia il frutto a metà ed estrai la polpa con un cucchiaino
abbinamenti: col melone nella macedonia; per aromatizzare un frullato di anguria o un gelato di papaya
LITCHI
provenienza: Sudafrica, Madagascar, Mauritius, Isola di Réunion, Israele, Thailandia
com’è: rotondeggiante, con buccia bitorzoluta e coriacea color rosa antico
sapore: aromatico e succoso
acquista: frutti turgidi, scarta quelli con la buccia tendente al marrone
come si prepara: sbuccia il frutto ed elimina il grosso nocciolo
abbinamenti: in insalata con anatra o tacchino; con sorbetto allo zenzero o mousse al tè verde
MANGO
provenienza: Sudamerica, Africa, Australia
com’è: di varie dimensioni, dalla grandezza di un uovo di gallina a quella di uno di struzzo, con forma rotonda o ovaleggiante simile a un rene; buccia liscia da verde a giallo-arancio fino al rosso violaceo
sapore: dolce e aromatico con polpa profumata e pastosa (la fibrosità è un difetto)
acquista: frutti con buccia lucida e polpa leggermente cedevole al tatto
come si prepara: il metodo migliore è tagliare due fette verticali lateralmente al nocciolo e sbucciarle, poi sbucciare la parte centrale contenente il nocciolo e staccare la polpa rimasta
abbinamenti: in insalata con palmito, sedano e pollo o con avocado e chicchi di mais; frullato e aggiunto al cheesecake o per preparare cocktails e frappé
MANGOSTANO
provenienza: Thailandia, Malesia, Centroamerica, Brasile, Florida
com’è: rotondo, con buccia spessa marrone e un grosso picciolo circondato dai sepali
sapore: è delizioso e profumatissimo, la polpa ricorda la consistenza del litchi
acquista: frutti freschi teneri al tatto, quando sono vecchi non cedono più sotto la pressione delle dita, la buccia è diventata secca e difficile da tagliare
come si prepara: incidi la buccia del frutto a metà e stacca delicatamente la calotta superiore, poi estrai la polpa bianca divisa a spicchi
abbinamenti: è talmente particolare che va gustato da solo, al limite con un gelato al latte o allo yogurt
MARACUJA’
provenienza: Brasile, Colombia
com’è: ovale con buccia spessa verde o gialla (c’è anche una varietà rossa)
sapore: dolce e aspro
acquista: frutti a buccia liscia o leggermente raggrinzita (via via che matura raggrinzisce)
come si prepara: taglia il frutto a metà ed estrai la polpa con un cucchiaino
abbinamenti: il succo si utilizza per condire piatti salati, le macedonie o per preparare il gelato
PAPAIA
provenienza: Sudamerica, Africa
com’è: a forma di pera e colore giallo-verde uniforme, la varietà migliore è la Solo, proveniente dall’Africa, e si riconosce per la buccia che a maturazione è puntinata di rosso
sapore: molto dolce e leggermente aromatico, polpa morbida e pastosa
acquista: frutti sodi di color giallo intenso (quando imbrunisce è vecchia), senza ammaccature e leggermente cedevoli al tatto
come si prepara: tagliala a metà nel senso della lunghezza, sbucciala ed elimina i semi
abbinamenti: col prosciutto crudo; nelle insalate; come contorno all’arrosto di maiale; nelle torte di frutta
PASSION FRUIT
provenienza: Colombia, Sudafrica, Burundi, Kenia, Israele
com’è: rotondo con buccia verde-violacea
sapore: fortemente aromatico, dolce e acidulo
acquista: frutti maturi con buccia scura leggermente raggrinzita
come si prepara: taglia il frutto a metà ed estrai la polpa ricca di semi commestibili
abbinamenti: col meringaggio; aggiunto ad acqua e colla di pesce per gelatinare la superficie di un dolce; con una bavarese al limone; nei cocktail; sul gelato
PEPINO
provenienza: Sudmerica, Africa, Italia
com’è: ovale, lungo da 5 a 20 cm, buccia color giallino panna con striature viola a maturazione
sapore: delicato, poco dolce, con polpa succosa
acquista: frutti sodi non cedevoli al tatto (più maturano e più diventano morbidi), con buccia liscia senza macchie o fori
come si prepara: taglia il frutto a metà, elimina i semi e sbuccialo
abbinamenti: nelle macedonie; con pomodoro, cetriolo e cipolla di Tropea; ripieno di insalata di riso
PITAYA GIALLA
provenienza: Sudamerica
com’è: a forma di pigna allungata e buccia gialla
sapore: dolce e delicato con retrogusto aromatico
acquista: frutti giallo intenso, sodi ma non troppo duri, evitando quelli avvizziti che sono troppo maturi
come si prepara: tagliala a metà e scava con un cucchiaino la polpa bianca ricca di semini neri commestibili
abbinamenti: al naturale con succo di lime e zucchero; negli aspic dolci e salati; nelle crostate di frutta
PITAYA ROSSA
provenienza: Asia, Thailandia
com’è: rotondeggiante, con buccia rossa e lunghe protuberanze piegate verso il frutto simili a lingue verdi (per questo viene chiamata dragon fruit) se sono imbrunite il frutto è vecchio
sapore: acquoso e delicatissimo, ricorda il gusto del fico d’India (la pitaya gialla è meno appariscente ma più dolce e saporita)
acquista: frutti sodi non troppo duri, evita quelli avvizziti che sono troppo maturi
come si prepara: tagliala a metà ed estrai con un cucchiaio o uno scavino la polpa bianca ricca di semini neri commestibili
abbinamenti: nelle insalate; nei cocktail; con dolci al cucchiaio o gelato
TAMARILLO
provenienza: Sudamerica, Sud-Est Asiatico, Kenia e Nuova Zelanda
com’è: a forma di uovo, con buccia non commestibile liscia color rosso arancio e un lungo peduncolo
sapore: aspro e lievemente dolciastro
acquista: frutti cedevoli al tatto con buccia lucida e tesa, scarta quelli rugosi
come si prepara: per sbucciarlo facilmente immergilo in acqua bollente e raffreddalo subito dopo in acqua fredda
abbinamenti: cotto semplicemente in acqua e zucchero; frullato nelle mousse; grigliato con la carne
TAMARINDO
provenienza: India, Cina, Thailandia
com’è: a forma di baccello irregolare con buccia marrone
sapore: agrodolce e rinfrescante
acquista: frutti integri senza spaccature
come si prepara: sbuccialo, frulla la polpa scura con acqua fredda e filtra per eliminare i semi
abbinamenti: creme dolci o salate; salse da abbinare alla carne e alla cacciagione
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© Foto Paolo Nobile
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