I miei genitori sono sempre stati molto curiosi e attenti alle novità, è per questo che a casa nostra si usavano tanti elettrodomestici utili che non vedevo nelle cucine dei miei compagni di scuola, e mentre le loro

la centrifuga vintage di casa mia | ©Sandra Longinotti

 mamme sbattevano ancora a mano le chiare per il dolce la mia usava la planetaria, montava la panna col sifone, tagliava le carote a filo in un attimo con un imponente affettaverdure che si trasformava in centrifuga cambiando la parte superiore: la vedete in foto, e funziona ancora! E’ con lei che da bambina ho scoperto che la frutta e la verdura può diventare liquida e quanto sono buoni i succhi…

succo di cocomero da estrattore | ©foto Sandra Longinotti

Nel tempo ho utilizzato tante altre centrifughe, poi nel 2008 mi sono interessata al succo di erba di grano, che si spreme con l’estrattore, e ne ho scritto su Vanity Fair. Ho riparlato dell’estrattore l’anno scorso su Myself nel mio servizio di cucina sulla colazione e ultimamente, volendone comprare uno, ho approfondito le differenze fra estrattore e centrifuga e le differenze fra estrattore orizzontale e verticale, spero vi possano essere utili per capire le potenzialità dei diversi oggetti, io alla fine ho scelto l’estrattore orizzontale che vedete in foto.

myself n26 febbraio 2014 il mio servizio sulla colazione, pure la miaEstrattore e Centrifuga: le differenze

VELOCITA’ La principale differenza è la velocità a cui lavorano i due elettrodomestici: un buon estrattore non supera i 100 giri al minuto, mentre la centrifuga lavora a migliaia di giri e può raggiungere i 20.000 al minuto. Questo crea differenze di Estrazione, Gusto e Scarto.

POTENZALa centrifuga ha un motore potente che le permette di impiegare pochissimo tempo per centrifugare gli alimenti, all’estrattore bastano 150-200W per “masticare” lentamente il cibo (si parla di slow juicer) e per questo ha bisogno di alcuni minuti in più per estrarre il succo.

PREPARAZIONE DEGLI INGREDIENTI – Mentre nella centrifuga potete inserire grandi quantità di frutta e verdura, spesso senza tagliarle, per la maggior parte degli estrattori dovete ridurle a piccoli pezzi e aggiungerne pochi alla volta per evitare blocchi (che si risolvono invertendo la marcia).

ESTRAZIONE – Girando a bassa velocità l’estrattore non surriscalda gli alimenti durante la spremitura e non incorpora grandi quantità d’aria (come fa la centrifuga che crea anche molta schiuma) che va a ossidare il succo, così si mantiene “vivo” più a lungo e potete conservarlo in frigo fino a 48 ore senza che si separi, ma naturalmente è meglio estrarre ogni volta solo la quantità di succo che si desidera bere subito.

GUSTO –  Se siete abituati al sapore dei succhi centrifugati, vi sembrerà di non aver mai assaggiato prima quello che viene “masticato” lentamente dall’estrattore: cocco, carota, pompelmo, sedano, ananas, lattuga, melone… rispetto alla centrifuga sono succhi diversi, omogenei, più consistenti in bocca, più saporiti. Io li preferisco, ma è una questione di gusto e naturalmente possono essere diluiti.

SCARTO – Le fibre espulse dall’estrattore sono più asciutte e hanno volume inferiore: in generale si ottiene circa il 20-30% di succo in più rispetto alla centrifuga. Con la polpa di scarto potete fare molte cose, ve ne parlerò presto.

PULIZIA –  Dopo l’utilizzo pulire l’estrattore è un’operazione semplice e veloce, la centrifuga è un po’ più laboriosa.

l'estrattore orizzontale alle prese col cocco :) | ©foto Sandra Longinotti

Estrattore: verticale o orizzontale?

GIRI – si può parlare di estrazione a freddo dai 100 giri al minuto in giù, cioè fino a quando lo scambio di calore del motore e l’attrito dovuto all’estrazione non scalda il succo. I cosiddetti estrattori di seconda generazione lavorano a circa 43 giri al minuto, ma a parte la polemica sul fatto che sottolinearne la lentezza sia un modo per valorizzare anche modelli con motori inadatti, resta il fatto che l’estrazione a freddo si ottiene già col doppio dei giri. Ci sono poi gli estrattori manuali, solo orizzontali, che vanno bene per le foglie. I giri sono a vostra discrezione, ma avete davvero voglia di girare la manovella?

COCLEA – E’ la grossa vite senza fine che “mastica” gli ingredienti, la migliore è in Ultem, un materiale plastico particolarmente resistente e atossico. Solitamente la coclea è singola, posizionata orizzontale o verticale a seconda del tipo di estrattore.

VERTICALE O ORIZZONTALE? – Premesso che gli estrattori sono elettrodomestici piuttosto cari e che entrambi i tipi spremono frutta e verdura, gli orizzontali sono più duttili (vedi sotto Non Solo Succhi), costano un po’ di più e sono un po’ più ingombranti ma si puliscono più facilmente. Più specificamente:

– l’estrattore orizzontale è molto adatto per spremere foglie (come l’erba di grano), radici (come le carote) e fibre lunghe (come il sedano) perché il cibo entra perpendicolarmente rispetto all’asse di rotazione intorno al quale ruota la coclea che è posizionata orizzontale. Alcuni modelli hanno kit aggiuntivi per altre preparazioni.
– nell’estrattore verticale gli ingredienti entrano nella stessa direzione della coclea e ne seguono la rotazione. E’ indicato per frutta e verdura ma meno per le foglie, e ci si prepara un ottimo latte vegetale come quello di mandorle (soprattutto nei modelli dove si può tappare la bocca di uscita in modo che polpa e succo restino in contatto più a lungo invece di fuoriuscire subito). E’ uscito recentemente un modello con coclea a doppio filo che filtra meglio le fibre, che si possono riaggiungere facilmente ai succhi nella quantità desiderata.
– gli estrattori a doppio albero sono particolarmente indicati a chi spreme molte foglie ma avendo una struttura un po’ complicata sono meno adatti alla frutta morbida e più complessi da pulire.

LAST BUT NOT LEAST – Accertatevi che l’estrattore sia BPA Free, cioè realizzato con materiale plastico che non rilascia sostanze tossiche.

la polpa di scarto nell'estrazione del succo d'ananas | ©foto Sandra Longinotti

©Foto Sandra Longinotti

il succo d'ananas ottenuto con l'estrattore si può conservare in frigo 48 ore, meglio in piccole bottiglie di vetro | ©foto Strutturafine

 

 

 

 

 

 

 

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