Fortunatamente capita sempre meno, ma c’è stato un lungo periodo di “abbinamenti a tappeto” col gelato gastronomico. E non sto parlando di cuochi alle prime armi, sembrava che un cucchiaino di “gelato salato” qua e là ci dovesse sempre stare, e un po’ come succedeva con le schiume (che personalmente non ho mai amato) te lo ritrovavi in ogni piatto e spesso ti chiedevi perché. Non parliamo del povero sorbetto, massacrato dalla bassa ristorazione tanto da essere ormai guardato con sospetto già in carta, e ancor di più se arriva a tavola non richiesto.

Questo Sorbetto alla Caipirinha invece è buonissimo, quindi doppio applauso alla chef Domenica Vagnarelli che ha avuto il coraggio di proporlo nel suo ristorante. Lo abbina in dose micro al crudo di gamberi, e ci sta proprio bene. Se volete provare, per due gamberi ne va un cucchiaino da caffè e niente più, se non il condimento (olio e pepe nero pestato) e la guarnizione (un fiammifero di pomodoro). Altrimenti godetevelo così com’è, modalità sorbetto.

© Sorbetto alla Caipirinha di Domenica Vagnarelli

Sorbetto alla Caipirinha

200 gr di zucchero semolato
100 gr di succo di lime
20 gr di cachaça
10 gr di zucchero di canna
la scorza grattugiata di 1 lime non trattato

preparare la base: sciogliere lo zucchero semolato in mezzo litro d’acqua a bassa temperatura (solo il tempo necessario a scioglierlo).
miscelare la base con il succo di lime
introdurre nella sorbettiera
quando è quasi pronto aggiungere lo zucchero di canna e la scorza grattugiata del lime, versare per ultima la cachaça per evitare che l’alcool che contiene sciolga il sorbetto.

©Foto mie

per chi vuole approfondire:

Domenica Vagnarelli –  vi racconto la sua cucina in questo post

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