La storia della Macelleria Mannori inizia negli anni ’50 con l’apertura della macelleria salumificio da parte del nonno, che da tempo affiancava il padre nell’allevamento e commercio di bestiame. Con il successivo ingresso dei figli l’attività si è ampliata e diversificata in macelleria e salumificio e adesso, alla quarta generazione, ci sono Sue Ellen Mannori e la sorella Celeste ad affiancare i genitori. E c’è una novità, la mortadella tartufata.

Sue Ellen e Celeste Mannori con la nuova Mortadella Pratese al Tartufo | ©foto Sandra Longinotti

Di fianco alla Mortadella di Prato (IGP e Presidio Slow Food) che in casa Mannori quest’anno “batte” 70 anni da quando il nonno scoprì e modificò la ricetta tradizionale dell’800, c’è una nuova ricetta: la Mortadella Pratese al Tartufo, che seppur nata da pochissimo in famiglia è considerata uno dei loro salumi migliori. 

Gli ingredienti della mortadella tartufata sono tutti Made in Tuscany “vengono utilizzate solo le parti magre di suini toscani” spiega Sue Ellen “l’alchermes (che è anche uno degli ingredienti della Mortadella di Prato) è fatto a Prato o a Firenze, e il tartufo proviene dai boschi delle colline pisane.”

La Mortadella Pratese al Tartufo si mangia semplicemente affettata, sia sottile che al coltello, ed è così saporita che Sue Ellen la suggerisce anche in cucina: “dà carattere a ripieni e terrine, ed è ottima per condire la pasta.”
È buonissima anche tagliata a fette dello spessore di 1 cm, scaldata sulla griglia 1 minuto per parte e, come la Mortadella di Prato, accompagnata con miele e mostarde leggere, restando in zona è da provare con quella di fichi di Carmignano.

©foto Sandra Longinotti

Share_on

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

x

x