Il frigo non serve solo per conservare il cibo: è un importante elemento di arredo e comunicazione. E’ molto efficace per call to action intuitive, da fissare con una manciata di calamite. A casa nostra adesso è: semina!
E in questi giorni di primavera, dopo aver goduto per mesi della bellezza autunnale dell’indoor foliage ricreato sul frigo con le foglie raccolte in città, era tempo di cambiargli abito. Le foglie secche più belle sono passate su una parete della cucina, le altre hanno arricchito il compostaggio.
Al loro posto ho appeso le bustine di semi delle piante che vorrei far crescere nel mio orto sul balcone, in modo da poter scegliere cosa seminare. Per fare i conti con lo spazio a disposizione sul balcone dopo aver calcolato quanti vasi può ancora ospitare, ho preso spunto dai consigli che dà Marie Kondo nel suo libro “Il magico potere del riordino”.
Vedere le bustine di semi tutte insieme sul frigo mi ha dato modo di capire meglio quante piante possono effettivamente crescere felici nello spazio che ho a disposizione, e quindi quante ne posso seminare. Se preferisci una superficie piana puoi fare la stessa cosa su un tavolo. O sul letto, il principio è lo stesso di quando fai la valigia.
Semi
Quest’anno, oltre ai semi di peperoncino che avevo raccolto gli anni scorsi, ho comprato dei semi da collezione di varietà orticole molto particolari, come il Melone tigre e il cetriolo Crystal Lemon.
I semi delle cultivar più diffuse, come il Basilico genovese o il peperoncino Jalapeño, si trovano facilmente nei centri commerciali e al supermercato. Se invece stai cercando delle varietà antiche, spesso rare e difficili da reperire, un modo per poterle coltivare è iscriversi a un’associazione di seed savers dove lo scambio di semi è il primo atto per garantire la conservazione delle specie. In alternativa puoi acquistare online i semi che desideri, ormai è facile trovare chi li seleziona e spedisce a casa, e puoi trovarli anche nei mercatini botanici dove c’è sempre una bancarella che li vende insieme ai bulbi.
Semenzaio
Scelti i semi, dove si semina? Ci sono tanti packaging che possono essere riutilizzati come semenzaio, gran parte ce li portiamo a casa con la spesa fatta al supermercato. Sono le vaschette di plastica che contengono verdura e frutta, già forate sul fondo e col coperchio che le rende delle piccole serre, i portauova di cartone che sono i più simili ai semenzai alveolari, le vaschette di polistirolo dove è comodo scrivere col pennarello cosa nascerà… per i semi più grossi puoi fare dei vasetti con la carta di giornale.
Se invece preferisci acquistarli nuovi, i semenzai sono comunque molto economici. Meglio orientarsi verso materiali compostabili come le classiche compresse di torba da far reidratare al momento dell’uso o i vassoi a cellette in fibra di torba da riempire di terra. Entrambi hanno la prerogativa di poter essere interrate al momento del rinvaso, evitando il rischio di danneggiare le radici o creare stress alla pianta, con conseguente rallentamento della crescita.
Terriccio
Qual è il terriccio giusto per la semina? In commercio si trova già pronto, ma se preferisci prepararlo tu la formula è quella del 3-2-1: 3 parti di terriccio universale, 2 di torba e 1 di sabbia di fiume. Da mescolare e setacciare prima dell’uso.
Targhette
Succede sempre: se non semini una sola cultivar è inevitabile dimenticarsi dove spunterà cosa, anche perché certi semi ci mettono settimane a germogliare. Quindi è fondamentale mettere delle targhette promemoria. Vanno benissimo dei piccoli rettangoli di carta dove scrivere il nome delle cultivar, basta poi infilzarli a bandiera con uno stecchino di legno da infilare nel terreno. Oppure usa una foglia, un sasso… leggi il mio post con altre idee di upcycling per etichette per piante.
Semina
Ci siamo: è tutto pronto per la semina. Attenzione a non affondare troppo i semi nel terriccio, come regola generale quelli più piccoli vanno sparsi sulla superficie e solo leggermente pressati, ci sono poi alcune varietà che non devono essere sotterrate perché hanno bisogno della luce per germogliare, quindi informati online e leggi sempre attentamente le istruzioni sulla bustina della varietà che stai per seminare. Bagna e continua ad annaffiare con regolarità, meglio se con uno spruzzino.
—
Giardiniera artigianale | 12 vasetti (e vasoni) strabuoni
Giardiniera artigianale: 12 vasetti e “vasoni” strabuoni da abbinare alla raclette, da mettere nell’insalata di riso, in un panino…
Read moreSpaghetti al pomodoro, Raclette e basilico | chef Cristian Benvenuto
Spaghetti al pomodoro, la versione con fonduta di Raclette e basilico dello chef Cristian Benvenuto
Read moreZuppa di cipolle, Raclette e castagne | chef Lorenzo Cogo
Zuppa di cipolle dolci, Raclette e castagne, una gustosa sorpresa sotto al guscio di pasta sfoglia. Ricetta dello chef Lorenzo Cogo.
Read moreMescafrancesca patate, astice e Raclette | chef Roberto Di Pinto
Mescafrancesca patate, astice e Raclette | chef Roberto Di Pinto, che ha sempre abbinato il formaggio al pesce.
Read moreRaclette Sandwich | chef Mattia Bianchi
Raclette Suisse Sandwich, la ricetta golosissima dello chef Mattia Bianchi che ha trasferito in un panino i sapori della raclette.
Read more