Amo tantissimo i piatti opachi di Rina Menardi, come food stylist ho conosciuto prima loro di lei, o meglio ho iniziato a conoscerla attraverso di loro. Sono passati più di vent’anni da quando ho cominciato a usarli nei miei servizi di cucina per i giornali, ma solo il mese scorso Rina ed io ci siamo sentite per la prima volta. Mi ha raccontato come crea i suoi piatti, e molto di più.

Come ti sei avvicinata a questo lavoro, era già nel tuo DNA o è stata una scelta meditata?
Le mie creazioni nascono da un sentire interiore molto forte che diventa da sempre esigenza espressiva.
Fin da piccola ho amato usare le mani per creare oggetti… forme… o per il semplice piacere di “toccare” la materia (utilizzando qualsiasi materiale). Di conseguenza è diventato un lavoro.
Sei stata una delle prime a proporre piatti opachi, dai colori pastello e piacevoli al tatto. Come sei arrivata a questa nuova visione della tavola?
Il colore e la sensazione al tatto dei miei piatti rispecchiano ciò che amo percepire: naturalezza e profondità. Il colore opaco ti fa entrare “dentro” la materia, mentre il colore lucido ti fa rimanere in superficie.
Le tonalità evocano serenità e piacere.
Quando gusti un buon piatto gusti la vita perché il cibo è vita. Per me è fondamentale la qualità di vibrazioni positive che possiedono il piatto e il cibo insieme.

I tuoi oggetti hanno forme e colori particolari. Come nascono e cosa ti porta a cambiare? Sei influenzata dalle stagioni come uno stilista di moda? Fra le tue creazioni quale oggetto ti rappresenta maggiormente?
Ho sempre avuto l’esigenza di fare anima cioè di esprimere ciò che sento aldilà della mente. Essendo una mutazione interiore continua, le mie creazioni rispecchiano dove “mi trovo” nell’atto della creazione.
Spesso comprendo solo dopo cosa la mia anima ha voluto esprimere perché nulla è razionale, ma istintivo.
Detto questo, la creazione che mi rappresenta di più è quindi sempre la più recente.

In quali ristoranti vengono utilizzati i tuoi piatti? Mi racconti un aneddoto carino di una delle tue collaborazioni con gli chef?
I miei piatti vengono utilizzati dai migliori chef di tutto il mondo e questo mi fa veramente felice.
Un aneddoto che mi è piaciuto particolarmente è il racconto di un’assistente di Alain Ducasse che saltella felice come un bimbo quando riceve un nostro pacco ed è curioso di aprirlo.
Rina Menardi domani: cosa farà?
Domani continuerò come faccio oggi a creare fino all’ultimo giorno perché questo è il senso principale del mio esistere.

CHI È RINA MENARDI
Rina Menardi è essenzialmente una purista dell’anima, ama vivere “sentendo”.
Non ama i cliché e i condizionamenti. È un’alchimista della materia e trasforma tutto quello che può in bellezza. Poiché la bellezza è amore e l’amore è l’energia creativa più potente, lei ama…
Prova la mia ricetta Gazpacho velocissimo ai 3 pomodori e pesto fotografata nei piatti di Rina Menardi!
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